La valutazione dello STRESS OSSIDATIVO rappresenta un segnale molto importante di benessere psico-fisico e pertanto rappresenta anche un fattore di ‘avvertimento’ nella prevenzione delle malattie, una cosiddetta spia dell’invecchiamento globale del nostro organismo, pelle compresa, che è il tramite tra ‘noi’ ed il mondo esterno.
La maggior parte dei processi biologici generano normalmente radicali liberi, sostanze dannose per il nostro organismo. In condizioni di normalità, che si chiama in termine m dico scientifico omeostasi, le naturali capacità di difesa dell’organismo sono in grado di neutralizzare totalmente l’azione di queste sostanziai radicali liberi. Se però queste vengono prodotte in eccesso e l’organismo non è in grado, per riduzione od inefficienza delle difese naturali, di neutralizzarle, si viene a sviluppare uno. Stato si Stress Ossidativo.
Una tale situazione comporta un importante fattore di rischio per la salute, interna nel suo insieme, particolarmente se la condizione è prolungata nel tempo ed è associata ad altri fattori di rischio (patologie come ipertensione, ipercolesterolemia, diabete, sovrappeso, obesità, stili di vita scorretti….)
Come si difende il nostro organismo?
Esso mette in campo delle sostanze che hanno il compito fio neutralizzare i radicali liberi. Queste sostanze si chiamano Antiossidanti. Una parte di queste sostanze sono di natura endogana, cioè fabbricate dal nostro stesso organismo (i cosiddetti enzimi e metallo-proteine). Il resto viene introdotto con gli alimenti e la dieta corretta (per es. vitamine, oligoelementi ecc…).
In che cosa con siete l’esame per la valutazione dello Stress Ossidativo?
In una metodica assolutamente indolore, al massimo m minimamente fastidiosa, con un prelievo di sangue venoso capillare eseguita tramite puntura da un polpastrello. La valutazione di questa situazione e cioè l’INDICE DI STRESS OSSIDATIVO, rappresenta una metodica estremamente efficiente ed utile per regolare e controllare terapie e supplementazioni in un’ampia gamma, se non nella totalità, delle patologie, particolarmente quelle cronico – degenerative e nel con trattare il fisiologico processo di invecchiamento.
Da qui la sua applicazione nel campo della medicina estetica rigenerativa. Si effettua una valutazione del decadimento strutturale e funzionale dei tessuti (profilassi antiaging), in modo da intraprendere un trattamento finalizzato e personalizzato ad hoc per paziente per contrastare l’aging cutaneo.
Abbiamo a disposizione diversi tipi di trattamenti che possono essere topici o iniettivo con eventuale associazione anche di integratori. Ad esempio nei trattamenti topici si possono utilizzare dei peeling che sono composti da diverse sostanze in genere derivati dagli acidi della frutta che agiscono in maniera superficiale o più profonda causando un ‘rimaneggiamento cutaneo e sottocutaneo’, invece nei trattamenti iniettivi si utilizzano i così detti bioristrutturanti nelle pelli più ageè o biorivitalizzanti nelle pelli più giovani dove vengon o iniettati a livello superficiale con aghi sottilissimi con tecnica meloterapia diversi componenti polivitaminici, polinucleotidi, acido jaluronico nel cui insieme hanno un potente effetto antiossodativo e nel combattere l’aging. Gli ultimi studi e linee guida prevedono anche l’utilizzo della tossina botulinica iper diluita a concentrazioni bassissime che ha dimostrato avere effetti benefici. Naturalmente sa il medico estetico quale è il trattamento più efficace in base alla tipologia già della paziente.
Foto: Engin Akyurt | Pexels
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